LA FAMIGLIA COME CELLULA DISTRUTTIVA NEL CINEMA DI BOLOGNINI
Nel 1976 Mauro Bolognini diresse L'eredità Ferramonti, film tratto dall'omonimo romanzo di Carlo Gaetano Chelli. Sullo sfondo di una Roma umbertina, le trame di tre figli (Gigi Proietti, Fabio Testi ed Adriana Asti) per assicurarsi l'eredità dall'anziano genitore (Anthony Quinn) ...
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LA FANTASCIENZA LETTERARIA DEI PAESI DELL’EST
ll film La polvere delle galassie (1976) - il titolo originale è Im Staub der Sterne, inedito in Italia fino alla recente riedizione sottotitolata in italiano a cura della No Shame Films - appartiene alla storia piuttosto breve, della fantascienza ...
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LA FONTANA DELLA VERGINE (1961). LA VENDETTA UMANA, NEL SILENZIO DIVINO
Direste mai che uno dei generi più controversi e scioccanti del Cinema bis affondi le sue radici nientepopodimeno che nella filmografia del maestro svedese Ingmar Bergman? Quelle sconvolgenti storie di stupri e vendette, conosciute come Rape&Revenge movies, sono state effettivamente ...
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LA LUNE À UN MÈTRE (1898) – GEORGE MÉLIÈS
Il sogno dell'astronomo inaugura il filone astronomico-fantascientifico di Georges Méliès. Esso è il primo di una lunga serie la cui vicenda è imperniata su di un sogno che alla fine svanisce e ci riporta alla realtà. Il sogno dell'astronomo, della ...
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LA MANDRAGORA (1928). IL CANTO DEL CIGNO DI HENRIK GALEEN, MAESTRO ESPRESSIONISTA
“Nel primo medioevo nasceva la leggenda della mandragora, una radice che si trasformava in essere umano. Per cercare la radice si usciva di notte. Quando scoccava la mezzanotte si doveva conficcare la vanga nella terra, sotto la radice. La ...
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LA NOTTE BRAVA (1959) DI MAURO BOLOGNINI
La notte brava è un film di Mauro Bolognini, tratto dall'omonimo racconto di Pier Paolo Pasolini che di questo film del 1959 curò soggetto e sceneggiatura. Tre giovani borgatari, dopo una serie di peripezie, incontrano tre ragazzi borghesi che, sia ...
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LA RAGAZZA CHE SAPEVA TROPPO (1963) – MARIO BAVA
Iniziò tutto da qui. La pellicola che diede ufficialmente i natali a un genere tutto italiano il quale, almeno per l’intero decennio successivo, avrebbe avuto prolifica e fortunata vita. La nascita del giallo all’italiana coincide, storicamente e stilisticamente, proprio con ...
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LA TRAGICA MISERIA DE L'”ACCATTONE” DI PASOLINI
È di certo il miglior esordio cinematografico di un autore italiano negli anni Sessanta, insieme a I pugni in tasca di Marco Bellocchio ...
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LA VALLE DEL MINOTAURO (1976) – KOSTAS KARAGIANNIS
Il barone Corofax (Peter Cushing), a capo di un'antica religione, scatena il caos nei Balcani plagiando ed inducendo un intero villaggio a estremi rituali notturni offerti ad un minotauro di pietra, tra le rovine di un castello ellenico. Solo i ...
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LE “CRESCITE” MASCHILI NEL CINEMA DI VALERIO ZURLINI
Valerio Zurlini è tra i principali registi italiani ad aver eletto a tema centrale della propria filmografia le crescite maschili, intese - per i suoi personaggi più giovani - come iniziazioni sentimentali, sino a divenire - per quelli più maturi ...
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LE CATENE DELLA COLPA (1947) DI JACQUES TOURNEUR. RIFLESSIONI SULLA SCENEGGIATURA
Oggi film così non se ne fanno più, verrebbe da dire di fronte a questo capolavoro, considerato uno dei pilastri del cinema noir, tanto da essere stato inserito, come già abbiamo visto per Una moglie, nel National Film Registry della ...
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LE MANI DELL’ALTRO (1924) DI ROBERT WIENE: DALLA MUTILAZIONE ALLA FOLLIA. UN FILM DI IERI E DI OGGI
Le mani dell’altro (1924), film muto il cui titolo originale è Orlac's Hände, è una delle ultime opere significative per tematiche e impronta artistica che rappresentano l’essenza dell’espressionismo tedesco ...
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LE PATERNITÀ BIOLOGICHE E LE PATERNITÀ ELETTIVE NEL CINEMA ITALIANO
La necessità per un figlio di instaurare un rapporto col padre - per chiarire, ad esempio, un interrogativo etico - e, specularmente, il bisogno di un padre di proiettarsi in un figlio, per volontà, anche solo narcisistica, di trasmettere e ...
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LE QUATTRO GIORNATE DI NAPOLI (1962) DI NANNY LOY
Napoli eletta a paradigma dell'Italia, anzi dell'Europa è quanto emerge da Le quattro giornate di Napoli, film del 1962, diretto da Nanni Loy e candidato all'Oscar. Dopo la proclamazione dell'armistizio del 8 settembre 1943, i napoletani festeggiano la pace ritrovata, ...
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LE VIOL (1967) DI JACQUES DONIOL-VALCROZE
Mentre Marianne (Bibi Andersson) è sola in casa, poiché Henri (Frédéric de Pasquale), suo marito, è andato a caccia e la donna si servizio è assente, suonano alla porta di casa: c'è un giovane con un pacco da consegnare. Entrato ...
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LILIANA CAVANI E IL PORTIERE DI NOTTE (1974)
Conversando con Liliana Cavani del suo film più controverso I film che hanno preso per tema le reminiscenze dell’hitlerismo sono numerosi. Realizzando Il portiere di notte (1974), quale nuova prospettiva desidera apportare a proposito dei postumi di questo periodo storico? ...
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LO STUDENTE DI PRAGA (1913) DI PAUL WEGENER
Lo studente di Praga è il primo importante film del cinema tedesco che, con quest'opera, apre uno dei suoi primi squarci nel fantastico. Sceneggiato dal tenebroso e bizzarro Hanns Heinz Ewers (che anni dopo aderirà con fervore al nazismo) e ...
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LO STUDENTE DI PRAGA (1913). ALLE ORIGINI DELL’AVANGUARDIA ESPRESSIONISTA
Lo studente di Praga (1913) è il primo, importante capolavoro che prepara l’avvento di una delle più rappresentative avanguardie mitteleuropee rappresentata dall’espressionismo. Film muto del regista danese naturalizzato tedesco Stellan Rye, è stato girato in gran parte a Praga, ...
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LUCHINO VISCONTI ED IL SUO PASSAGGIO DAL NEOREALISMO AL REALISMO STORICO-LETTERARIO
Nel 1951, Luchino Visconti dirige Bellissima, ultimo della sua Trilogia neorealista, dopo Ossessione (1943) e La terra trema (1948). Maddalena Cecconi (Anna Magnani) partecipa ad una selezione cinematografica, candidandovi la figlia Maria, di pochi anni, timida ed impacciata nel parlare ...
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M – IL MOSTRO DI DÜSSELDORF (1931) DI FRITZ LANG. QUANDO IL CINEMA S’INTERROGA SULLA GIUSTIZIA E LA FOLLIA OMICIDA
Una filastrocca funerea cantata da bambine che giocano alla “conta” dentro il cortile di uno stabile. Siamo in Germania, un’intera città è in preda alla paura collettiva perché un assassino seriale (interpretato da Peter Lorre, attore reso famoso giustappunto per ...
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