Dall’eroica e agiografica visione dei primi decenni del muto all’esaltazione fascista, alle scioccanti smitizzazioni degli anni sessanta-settanta, passando da Tomasi di Lampedusa, Verga e Pirandello, fino alla riduzione de I Vicerè tratta dal monumentale romanzo di Federico De Roberto. Una gamma variegata di film ambientati nell’isola che hanno “mostrato” le varie interpretazioni storiografiche degli eventi risorgimentali.
Francesco Alliata di Villafranca, nobile produttore cinematografico e regista palermitano, si racconta nella sua ultima intervista, concessa allo storico del cinema Antonio La Torre Giordano, con a fianco la figlia Vittoria Alliata di Villafranca a Villa Valguarnera, Bagheria.
Figlio di Vincenzo (“l’avvocato degli umili”) – che fu deputato socialista nel primo dopoguerra e coraggioso compagno di lotta di Giuseppe De Felice – Ugo Saitta (Catania 1912-1983) manifesta prestissimo la vocazione all’uso della macchina da presa, compiendo appena sedicenne le prime esperienze cinematografiche, riassunte sotto l’etichetta “Juventus Film”, evidenziando così caparbiamente l’incipit d’una proficua attività indipendente, che segnerà tutta la sua purtroppo non lunghissima carriera artistica.