CRONACA DI UN AMORE (1950) DI ANTONIONI. UN CAPOLAVORO D’EMOZIONI ED INTENSITÀ

Cronaca di un amore è’ un film del 1950, ambientato a Milano e diretto da Michelangelo Antonioni, con protagonisti Massimo Girotti e Lucia Bosè, straordinariamente elegante nonostante i cammei delle varie “sciure” dell’alta borghesia meneghina.

    I due, già innamorati da ragazzi, si rincontrano a distanza di parecchi anni, quando lei è sposata ad un ricco e maturo industriale. L’attrazione fisica – mai scemata e sublimata dal necessario distacco giovanile – li porterà, inevitabilmente, a divenire amanti, sopratutto perché legati da un misterioso passato.

Gli accadimenti di questo film hanno una causalità particolare, perché determinati non dalle azioni od omissioni dei vari personaggi, ma dalle loro paure e desideri: l’interiorità, il non detto, i silenzi cominciano a prendere il sopravvento nella poetica del Regista.

    A cominciare, proprio, dall’incontro – poi sfociato in adulterio – tra i due, di fatto provocato da un detective ingaggiato dal marito della protagonista infondatamente convinto che ella lo tradisse o comunque incuriosito dal suo, mai chiarito, passato adolescenziale.

    Nessuno sarà risparmiato, neppure i giovani amanti, che finiranno con il lasciarsi prendendo coscienza del carattere maledetto della loro relazione, perché – sin dal primissimo incontro giovanile – ogni loro desiderio, anche il più torbido, fatalmente si realizzava.

    Quando gli Dei vogliono punire l’essere umano esaudiscono i loro desideri.

    Un autentico thriller dell’anima, ove il paesaggio – magnifica la fotografia – progressivamente contamina la protagonista, giovanissima e bellissima, preannunciando la successiva svolta nella filmografia di Antonioni.

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