TUTTO PER BENE (1957), PIRANDELLO NEL CINEMA ARGENTINO

Tutto per bene (Todo serà para bien, Argentina, 1957) di Carlos Rinaldi. Enzo Lauretta riferisce nella relazione «Pirandello in cine e in TV in Argentina» pubblicata in «Pirandello e il cinema – Atti del Convegno Intemazionale del Centro Studi Pirandelliani – Agrigento, 1978», che il film prodotto dalla Prometeo, in lingua castigliana e della durata di 78 minuti, è interpretato da Francesco Petrone, Inda Ledesma, Susanna Campos, Bernardo Perrone e Duilio Marzio.

    L’adattamento è di Guzzani e Petrone, la scenografia di Mario Vanarelli, Gelpi e Castagni. I pregi del film si ritroverebbero nella fotografia di Riccardo Jannis, nel commento musicale e nell’interpretazione del Perrone.

    Il film, il primo argentino in cinemascope, fu presentato, nel 1957, al Festival di Venezia. Appare interessante la seguente nota dei critico de La Nación del 20 luglio 1957: «La riproduzione cinematografica di Tutto per bene attuata dalla Prometeo, è soltanto un bozzetto del vasto quadro tracciato da Pirandello con la sua acuta e personale dialettica. D’altra parte non è facile rendere cinematograficamente la spiritualità di un scrittore come l’autore di Tutto per bene, perché il cinema è soprattutto immagine, mentre Pirandeilo si avvale principalmente della parola in funzione di una tesi, di un argomento filosofico le cui componenti dialettiche non si possono isolare».

    Il film comunque è considerato fra quelli che hanno contribuito notevolmente all’avanzamento e allo sviluppo della cinematografia argentina.

SERGIO MICHELI

Redazione, ASCinema – Archivio Siciliano del Cinema

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