#SCIASCIA100. SI CELEBRA IL GRANDE AUTORE CON UNA MOSTRA A RACALMUTO

Un autentico capolavoro del cinema di denuncia italiano – quando ancora di mafia non si osava parlare – raccontato attraverso gli scatti dentro e fuori dal set del fotografo Enrico Appetito che, nel lontano 1968, ha immortalato i momenti più belli, curiosi ed emozionanti della lavorazione de Il giorno della civetta.

Il film è la celeberrima trasposizione firmata dal regista friulano Damiano Damiani dell’omonimo romanzo di Leonardo Sciascia, scrittore, saggista e docente nativo di Racalmuto, nell’agrigentino.
Per celebrare meritevolmente il centenario della nascita di uno dei più importanti ambasciatori della cultura siciliana, dal 25 Giugno 2021 i saloni della Fondazione Leonardo Sciascia e del Teatro Regina Margherita (in collaborazione con l’archivio Enrico Appetito e con il patrocinio del Comune di Racalmuto e della Regione Siciliana) ospitano un’imperdibile mostra che vanta una ricchissima collezione di istantanee realizzate dal celebre fotografo di scena, già famoso per aver lavorato sui set dei più illustri cineasti italiani e internazionali.

Per via del prezioso lascito, quale testimonianza di un’epoca irripetibile, i protagonisti Franco Nero, Claudia Cardinale, Serge Reggiani, Tano Cimarosa e Lee J. Cobb “rivivono” nei loro momenti più impegnativi sul set, durante la realizzazione delle scene cruciali, ma anche quegli attimi di distensione e relax, fra scherzi e sorrisi spensierati.

Grazie ad un clamoroso e forse inaspettato successo di visite, la mostra – che avrebbe dovuto concludersi lo scorso 19 Settembre – è stata successivamente prorogata fino al 16 Novembre 2021, per dare ancora modo al pubblico di poter curiosare dietro le quinte del cinema italiano che fu, ancor oggi incredibilmente vivido ed ispirato, e, contestualmente, immergersi nel mondo di Leonardo Sciascia, presso la cui fondazione sono custoditi i cimeli a lui appartenuti: opere d’arte, libri, lettere e persino registri scolastici risalenti al periodo dell’insegnamento, visitabili al piano superiore dell’edificio.

Un’occasione più unica che rara di poter fare tesoro di un patrimonio storico-culturale di inestimabile valore.

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