Parlare di Carla Gravina è abbastanza facile. La conoscono tutti i cinefili e la sua vita privata è stata spesso, molto spesso oggetto delle attenzioni dei quotidiani, dei rotocalchi degli anni Settanta. Chi c’era ed ha memoria sa e ricorda. Per questo, noi preferiamo affrontare questo profilo dell’attrice da un punto di vista diverso. Vogliamo cioè esaminarla puramente dal punto di vista artistico, dal suo esordio fino ai 70s, appunto, gli anni che l’anno resa celeberrima.
Dall’eroica e agiografica visione dei primi decenni del muto all’esaltazione fascista, alle scioccanti smitizzazioni degli anni sessanta-settanta, passando da Tomasi di Lampedusa, Verga e Pirandello, fino alla riduzione de I Vicerè tratta dal monumentale romanzo di Federico De Roberto. Una gamma variegata di film ambientati nell’isola che hanno “mostrato” le varie interpretazioni storiografiche degli eventi risorgimentali.
Uno dei Padri del cinema italiano, fondatore, con Rossellini, De Sica e Visconti del neorealismo che, con Quattro passi fra le nuvole, anticipò fin dal 1942. Romano autentico, esordì nel cinema nel 1929, con Sole, in cui Alberto Cecchi vide cominciare « non la rinascita ma addirittura il rinascimento del cinema italiano ». Fra le sue opere maggiori, 1860, del 1933 (definito da Georges Sadoul « uno dei pochi film di valore girati in Italia negli anni Trenta »), Un giorno nella vita, 1946, logico sviluppo delle sicure intuizioni realistiche Quattro passi fra le nuvole, Prima conunione, 1950, premiato a Venezia; cui seguirono film che, spesso, concorsero, tra i primi, a creare mode, ad avviare generi o filoni.
Con i suoi oltre cento film interpretati a partire dal 1914 e fino al 1944, meno di un anno prima della morte prematura, il catanese Oreste Bilancia è in assoluto l’attore siciliano più presente nel cinema nazionale ed europeo.
Il 3 gennaio 1902 nasceva Umberto Barbaro, teorico, critico del cinema e dell’arte figurativa, scrittore, drammaturgo, regista, sceneggiatore, traduttore di Bela Balàzs, Ejsenstejn, Pudovkin e Freud, cofondatore del Centro Sperimentale di Cinematografia.
Figlio di Vincenzo (“l’avvocato degli umili”) – che fu deputato socialista nel primo dopoguerra e coraggioso compagno di lotta di Giuseppe De Felice – Ugo Saitta (Catania 1912-1983) manifesta prestissimo la vocazione all’uso della macchina da presa, compiendo appena sedicenne le prime esperienze cinematografiche, riassunte sotto l’etichetta “Juventus Film”, evidenziando così caparbiamente l’incipit d’una proficua attività indipendente, che segnerà tutta la sua purtroppo non lunghissima carriera artistica.
Il Regno d’Italia fu lo Stato italiano proclamato il 17 marzo 1861 con l’Unità d’Italia, durante il Risorgimento italiano, in seguito alla seconda guerra d’indipendenza combattuta dal Regno di Sardegna per conseguire l’unificazione nazionale italiana, unificazione poi proseguita con la Terza guerra d’indipendenza italiana nel 1866 e l’annessione dello Stato Pontificio, con la conseguente presa di Roma, nel 1870.
Anna Magnani, nasce a Roma, 7 marzo 1908. Considerata una delle maggiori interpreti femminili della storia, attrice simbolo del cinema italiano, è altresì particolarmente conosciuta per essere stata, insieme con Alberto Sordi e Aldo Fabrizi, una delle figure preminenti della romanità cinematografica del XX secolo.