SHINING (1980). LA SINISTRA PRESENZA CHE INDUCE UN PADRE ALLA VIOLENZA

Siamo nel 1980 quando Stanley Kubrick decide di trasferire l’omonimo romanzo di Stephen King in versione cinematografica. Shining (1980) è una storia dell’orrore ambientata in un magnifico hotel nel Colorado, in cui viene assegnato il posto di guardiano d’inverno allo scrittore Jack Torrance. Durante i mesi più freddi dell’anno, “l’Overlook Hotel” si svuota dei clienti e resta solo la famiglia Torrance, insieme a presenze spettrali che circondano l’ambiente.


    Stephen King ha da sempre sottolineato, in varie interviste, come l’elemento disturbatore in Shining sia l’albergo in sé, mentre il regista Kubrick si sofferma su possibilità alternative, date dai vari fantasmi che appaiono nel corso dell’opera filmica.

    Diversi anni prima, il guardiano d’inverno precedente, Derbert Grady, commise un atroce delitto proprio in quell’hotel e la storia sembra ripetersi. Mentre Jack Torrance fa i conti con sé stesso ed entra pian piano nei meandri della follia, il piccolo Danny, che possiede il dono della luccicanza, affronta spettri e demoni che invadono l’albergo ed è l’unico che cerca di trovare seriamente una soluzione. Insieme alla madre Wendy, Danny dovrà contrastare le forze del male che hanno fatto lentamente a pezzi Jack Torrance, provando ad uscire incolume da un’esperienza agghiacciante.

    Piccoli dettagli sono stati modificati dal romanzo di Stephen King (la famosa stanza 237 del film, in cui il piccolo Danny scopre l’orrore, nel libro è la camera 137). Tuttavia, a far scalpore sono stati i confronti tra Stephen King e Stanley Kubrick sulla natura della storia: il male viene rintracciato in situazioni diverse dagli autori, ma è indubbio che l’elemento dell’albergo costruito sopra un antico cimitero indiano sia pienamente perturbante.

    Di recente, è arrivato al cinema Doctor Sleep (2019), seguito di Shining, cui Stephen King ha posto le mani del creatore dopo più di trent’anni. Il romanzo continua l’avventura del precedente testo di King, con il piccolo Danny ormai cresciuto.

    In ogni caso, certi fantasmi sono complessi da scacciare, anche per chi ha imparato a dosare il potere della luccicanza. Si scoprirà l’origine dell’orrore, che arriva proprio dall’Overlook Hotel, luogo in cui Jack Torrance forse aveva già messo piede in un remoto passato (versione di Kubrick).

    Shining è la storia di chiunque di noi si metta in contatto con le parti più recondite della propria anima, scoprendo il terribile disagio di mettere a nudo l’inconscio senza protezioni.

ANDREA VITO

ASCinema – Archivio Siciliano del Cinema

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