MAX OPHULS

Max Ophüls, pseudonimo di Maximilian Oppenheimer (Saarbrücken, 6 maggio 1902 – Amburgo, 25 marzo 1957), è stato un regista e sceneggiatore tedesco. Diresse film in Austria, Germania, Italia, Francia, Paesi Bassi e Stati Uniti, sebbene la sua opera ruoti attorno alla sua patria d’elezione, la Vienna decadente post-asburgica.

Nato a Saarbrücken col nome di Max Oppenheimer, nella prima parte della sua attività, svoltasi in Germania, firmò i suoi lavori teatrali e cinematografici usando lo pseudonimo di Max Ophüls. Prima della seconda guerra mondiale ottenne la cittadinanza francese, trasformando così il suo cognome in Ophuls, senza umlaut. Non fu tuttavia l’unica mutazione alla quale andò incontro: durante il suo esilio americano, nei titoli di testa dei suoi film, lo troviamo infatti citato come Max Opuls, senza “h”, poiché la pronuncia del suo cognome era, in inglese, troppo assonante alla parola awful, che significa “orribile”, “disgustoso”.

Iniziò la sua carriera come attore teatrale. Successivamente, alla fine degli anni venti, mosse verso il teatro e la produzione cinematografica, inizialmente come aiuto regista del grande Anatole Litvak. Ebbe un figlio, Marcel Ophüls, nato nel 1927. In Germania diresse il suo primo film nel 1931: la commedia in cortometraggio Dann schon lieber Lebertran. Di origine ebraica, emigrò in Francia nel 1933 e in seguito si trasferì in Svizzera e in Italia. Nel 1939 si arruolò nella Legione straniera francese e dopo l’armistizio tra Francia e Germania emigrò, nel 1941, negli Stati Uniti. Tornò in Europa nel 1950. Morì ad Amburgo per un attacco cardiaco. Venne cremato nella città tedesca, e le ceneri vennero portate a Parigi nel cimitero di Père-Lachaise. Ha diretto poco più di venti film.

Il suo primo film girato a Hollywood fu Re in esilio (1947), scritto e interpretato da Douglas Fairbanks, Jr.. Il periodo americano prosegue con Lettera da una sconosciuta (1948), il suo film più celebre, Presi nella morsa (1949) e Sgomento (1949).

Al suo ritorno in Francia, scrisse e diresse una serie di film, oggi particolarmente acclamati dalla critica, che coronarono la sua carriera, tra cui Il piacere e l’amore (1950), Il piacere (1952) e Lola Montès (1955).

Redazione, ASCinema – Archivio Siciliano del Cinema

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