MARIA GRAZIA CUCINOTTA. MISS ITALIA, IL POSTINO, IL MONDO NON BASTA E LA SICILIANITÀ

Nata a Messina il 27 luglio 1968, la carriera da attrice di Maria Grazia Cucinotta nasce quasi per caso. Eppure, ironia della sorta, il cinema e la passione per il cinema sono sempre stati nel suo destino. Trasferitasi a Milano dopo il diploma in analisi contabili, la Cucinotta muove i primi passi nel mondo della moda finché, nel 1987, partecipa al concorso di Miss Italia presentandosi come Miss Cinema Sicilia (per l’appunto! ndr). Non vincerà quell’edizione. L’ambita corona andrà a Michela Rocco di Torrepadula. Ma sarà la vincitrice morale.

Scelta da Renzo Arbore come valletta per il programma Indietro tutta! (1987), per poi replicare nelle stesse vesti nei successivi Cocco (1988), C’era questo, c’era quello (1990) e Il TG delle vacanze (1992) al fianco di Gaspare e Zuzzurro. Dopo aver preso parte al videoclip di Diamante (1989) di Zucchero, esordisce nel cinema che conta l’anno successivo con Vacanze di Natale ’90 di Enrico Oldoini. Contemporaneamente, nel 1991 prende parte all’adattamento televisivo della piéce teatrale Andy e Norman di Neil Simon, e circa un anno dopo è la volta delle miniserie TV Piazza di Spagna e Il coraggio di Anna.

Nel 1993 qualcosa inizia a quadrare nella carriera della Cucinotta. Prende parte ad Abbronzatissimi 2 – Un anno dopo di Bruno Gaburro, Cominciò tutto per caso di Umberto Marino, e Alto rischio di Stelvio Massi. La vera svolta però è l’anno successivo con Il postino di Michael Radford e Massimo Troisi. Nei panni di Beatrice Russo la Cucinotta dà prova di fascino e intensità recitativa. E da “semplice” nipote della proprietaria dell’osteria di paese Beatrice diventa oggetto del desiderio amoroso di un poeticamente ispirato Mario Ruoppolo reso leggendario da uno strepitoso Troisi da Oscar.

Di lì in avanti la Cucinotta vedrà un’importante ascesa artistica che in cinque anni la vedrà prendere parte a Il giorno della bestia (1995) di Alex de la Iglesia, I laureati (1995), Il sindaco (1996) di Ugo Fabrizio Giordani, Italiani (1996) di Maurizio Ponzi, Il decisionista (1997) di Mauro Cappelloni, Camere da letto (1997) di Simona Izzo, A Brooklyn State of Mind (1997) di Frank Rainone, sino al prestigioso ruolo di una delle Bond-Girl in 007 – Il mondo non basta (1999) di Michael Apted. Contemporaneamente si moltiplicano le partecipazioni televisive che negli anni Novanta la vedranno prendere parte alle miniserie TV Padre papà (1996), e Salomone (1997), i film televisivi Il quarto re (1997), e In punta di cuore (1998), nonché una comparsa da leggenda nella prima stagione de I Soprano (1999).

Gli anni Duemila si aprono nel modo migliore per la Cucinotta. Prende parte a Ho solo fatto a pezzi mia moglie (2000) di Alfonso Arau dove divide la scena – tra gli altri – con titani del cinema come Woody Allen, Sharon Stone, Elliott Gould, e a Just One Night (2000) di Alan Jacobs, e Maria Maddalena (2000) di Raffaele Mertes. Di lì in avanti tra produzioni dal respiro internazionale, opere commerciali, e altre ancora di impegno sociale, quello della Cucinotta sarà un doppio decennio artisticamente attivo che troverà le sue opere di maggior interesse in Mariti in affitto (2004) di Ilaria Borrelli, All the Invisible Children (2005), Last Minute Marocco (2007) di Francesco Falaschi, L’imbroglio nel lenzuolo (2009) di Alfonso Arau, Il rito (2011) di Mikael Hafstrom, nonché La moglie del sarto (2012) di Massimo Scaglione.

Una carriera variegata quella della Cucinotta. Che tra alti e bassi, Europa e Stati Uniti, cinema di nicchia e grosse produzioni, ha saputo portare in alto la bandiera della sicilianità, pur subendone il peso i primi tempi:

“All’inizio della mia carriera l’essere siciliana e il forte accento del dialetto, mi rendeva molto insicura; pensavo che al di là dello Stretto di Messina tutto fosse più interessante e coinvolgente. Crescendo e acquisendo più fiducia in me stessa e nella mia sicilianità, invece, mi sono resa conto che non solo non abbiamo nulla in meno, ma che bisogna con ogni strumento difendere il nome della Sicilia”.