JOHN CARPENTER. PROFILO

Nato a Carthage, nello stato di New York, il 18 gennaio 1948, John Carpenter cresce a Bowling Green (Kentucky). Si diploma alla Western Kentucky University, dove il padre insegna musica. Dal padre eredita la passione per la musica che lo porterà a comporre alcune delle più belle colonne sonore dei suoi film. Durante questi anni inizia a lavorare ad una serie di cortometraggi come Revenge of the Colossal Beasts, che sono i suoi primi lavori: viene dato scarso rilievo a queste opere, che invece già codificano i temi tipicamente “carpenteriani”.

    Nel 1968 Carpenter si iscrive alla University of Southern California, ma dopo 4 anni abbandona gli studi senza riuscire a laurearsi. Nel 1970 cura la sceneggiatura (insieme con Nick Castle, Trace Johnston, John Longenecker e James R. Rokos), il montaggio e le musiche del cortometraggio The Resurrection of Broncho Billy (regia di James R. Rokos), una testimonianza dell’amore che Carpenter nutre per il cinema western: la storia è quella di un ragazzo che, inadatto ad affrontare la realtà, si trasforma in un cowboy. Castle instaurerà poi un rapporto di grande amicizia con Carpenter, tanto che sarà proprio lui ad interpretare Michael Myers in Halloween.

    Il film vince il Premio Oscar 1971 come miglior cortometraggio e rende noto Carpenter nel campo del cinema indipendente.

    I suoi film sono caratterizzati da fotografia e illuminazione minimalisti, una macchina da presa non eccessivamente mobile, senza dimenticarsi però di ottimi piani sequenza (vedi l’inizio di Halloween – La notte delle streghe), e colonne sonore, spesso realizzate mediante sintetizzatore, composte da lui stesso o, alle volte, in collaborazione con altri (eccetto che per i film La cosa, composta da Ennio Morricone, Starman composta da Jack Nitzsche, Avventure di un uomo invisibile e Fuga da Los Angeles composte da Shirley Walke e The Ward – Il reparto, composta da Mark Kilian).

    I suoi film glorificano spesso degli anti-eroi, personaggi di estrazione proletaria in aperto contrasto con le istituzioni, e i suoi soggetti hanno spesso tematiche che riflettono una forte critica sulla società capitalistica americana: esempi di questo sono in particolare Essi vivono, 1997: Fuga da New York e Fuga da Los Angeles. Un’altra costante del suo cinema è l’analisi del rapporto fra il bene e male e una inquietante messa in discussione della realtà che viviamo e dei valori della società moderna.

    Da un lato influenzato, dall’altro influente, John Carpenter ha sempre asserito di essersi ispirato ai capolavori di Howard Hawks, Alfred Hitchcock, Jack Arnold e Fred McLeod Wilcox, oltreché dalla serie televisiva Ai confini della realtà. Carpenter ha recentemente affermato di adorare Un dollaro d’onore e La cosa da un altro mondo di Hawks (l’uno è stato omaggiato con Distretto 13, l’altro con La cosa), mentre di Arnold e Wilcox adora Il mostro della laguna nera e Il pianeta proibito (non a caso, quest’ultimo è il film che Laurie e Tommy stanno guardando alla TV in Halloween).

    A sottolineare questa sua adulazione del cinema di Hawks e della fantascienza “classica”, Carpenter ha spesso utilizzato degli pseudonimi (lavorando al montaggio, al soggetto ed altro) che si ricollegavano irrimediabilmente alle icone dei suoi film preferiti: John T. Chance (lo sceriffo interpretato da John Wayne in Un dollaro d’onore), James T. Chance, Frank Armitage, Rip Haight e Martin Quatermass (il nome di uno dei suoi personaggi di fantascienza preferiti).

    Molto spesso inoltre Carpenter ha omaggiato diversi suoi amici, colleghi o parenti: in Fuga da New York ci sono dei personaggi che richiamano registi suoi amici: Cronenberg (David Cronenberg), Romero (George A. Romero), Taylor (Don Taylor), mentre ad esempio in Fog vi sono Nick Castle (soggettista di 1997), Elizabeth Solley, Dan O’Bannon, T. L. Wallace e altri.

    Numerosi registi horror, di film di fantascienza e di film indipendenti hanno lodato le opere di Carpenter: tra questi troviamo Quentin Tarantino, Guillermo del Toro, Paul Thomas Anderson e Robert Rodriguez.

    L’artista synthwave francese Carpenter Brut, nome d’arte di Franck Hueso, ha più volte omaggiato Carpenter includendo alcuni spezzoni dei suoi film nei propri video musicali.

    In particolare la carriera registica di Rodriguez è nata principalmente alla visione di 1997: Rodriguez visionò la pellicola fantascientifica all’età di 12 anni e asserì di poter fare di meglio, iniziando dunque a girare cortometraggi. Ultimamente Carpenter doveva essere coinvolto nella realizzazione della colonna sonora di Grindhouse – Planet Terror, omaggio ai B-Movies diretto da Rodriguez, ma ha rifiutato. Il texano Rodriguez si è messo all’opera ricreando dei motivi ripetuti e molto simili a quelli di La cosa e Il signore del male, così profondi e di suspense che Carpenter si è personalmente congratulato con lo stesso Rodriguez.

Redazione, ASCinema – Archivio Siciliano del Cinema

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