FRANCO SCALDATI

Franco Scaldati (Montelepre, 13 aprile 1943 – Palermo, 1º giugno 2013), drammaturgo, attore e regista italiano. Attivo principalmente in campo teatrale, ne è considerato una delle voci più importanti.

    Di umili origini, lascia la scuola prima di conseguire la licenza elementare e inizia a lavorare in una sartoria frequentata da attori di teatro (per questo motivo nel mondo teatrale merita il soprannome de il Sarto); questa frequentazione fa nascere in lui l’interesse per questa forma d’arte. Il suo debutto in teatro avviene al teatro Biondo di Palermo con un testo di Luigi Capuana.

    Dal 1976 comincia a mettere in scena le proprie opere: Il pozzo dei pazzi e, a breve distanza, Lucio e in seguito Manu mancusa e Il cavaliere Sole.

    Negli anni Novanta, a partire dall’esperienza del laboratorio “Femmina dell’ombra”, porta la sua attenzione al territorio dando vita a numerosi laboratori con gli abitanti del quartiere Albergheria (uno dei quartieri più degradati del centro storico di Palermo). In questi anni mette in scena La notte di Agostino il topo, Sonno e sogni e Santa e Rosalia.

    Oltre che autore e attore in molte opere teatrali, Scaldati si cimenta anche come attore nel cinema partecipando ai film Kaos dei fratelli Taviani, L’uomo delle stelle e Baarìa di Giuseppe Tornatore, I briganti di Zabut e Il giorno di san Sebastiano di Pasquale Scimeca e Il Buma di Giovanni Massa.

    Nel 2003, con la regia dei cineasti palermitani Daniele Ciprì e Franco Maresco, è uno dei protagonisti del film Il ritorno di Cagliostro.

    Negli anni 2005 e 2006 ha ricoperto l’incarico di direttore artistico della sezione teatro delle “Orestiadi di Gibellina”.

    Durante la sua carriera si impegna a creare e recuperare nuovi spazi culturali. Apre i teatri indipendenti Teatro & C., Re di Coppe e Il Piccolo Teatro. Alcune sue opere sono tradotte in catalano, in polacco e in svedese.

Redazione – ASCinema – Archivio Siciliano del Cinema

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