AI PALAZZI TEZZANO E COMUNALE, LE PRIME PROIEZIONI CINEMATOGRAFICHE A CATANIA
Lo scrivono Il Corriere di Catania e un entusiastico Nino Martoglio, subito convertito alla “settima arte”.
Giovanni Carmelo Verga di Fontanabianca (Catania, 2 settembre 1840 – Catania, 27 gennaio 1922) è stato uno scrittore, drammaturgo e senatore italiano, considerato il maggior esponente della corrente letteraria del Verismo.
Alla fine dell’800 s’avvia in grande stile la carriera artistico-letteraria dell’intrepido “moschettiere” belpassese Nino Martoglio, figlio di un giornalista ex garibaldino. Licenziato capitano di lungo corso dall’Istituto nautico di Catania ed ex mozzo, tornato a terra dopo quattro anni d’errabonda vita marinara, rientrato a Catania nel 1889 fonda la rivista satirico-politico-letteraria “il D’Artagnan”, dalle colonne della quale a dimostrazione d’un fulminante e fatale interesse annunci l’arrivo del cinema nel capoluogo etneo…
Con i suoi oltre cento film interpretati a partire dal 1914 e fino al 1944, meno di un anno prima della morte prematura, il catanese Oreste Bilancia è in assoluto l’attore siciliano più presente nel cinema nazionale ed europeo.
Franco Scaldati (Montelepre, 13 aprile 1943 – Palermo, 1º giugno 2013), drammaturgo, attore e regista italiano. Attivo principalmente in campo teatrale, ne è considerato una delle voci più importanti.
Fra il 1903, l’anno in cui la “Compagnia Drammatica Dialettale Nino Martoglio” esordisce a Milano con La zolfara di Giuseppe Sinopoli e il 1919 quando, al teatro Argentina a Roma, Nino Martoglio fonda la compagnia del “Teatro Mediterraneo”, si snoda la storia del teatro dialettale siciliano, italianizzato sui set cinematografici degli anni a venire; in questo lasso di tempo, tra crisi fine secolo e guerra mondiale, impegnano le proprie energie in una drammaturgia dialettale Luigi Capuana, Luigi Pirandello e Rosso di San Secondo e conoscono versioni dialettali dei propri lavori Giovanni Verga e Federico De Roberto.