DENNIS HOPPER

Dennis Lee Hopper (Dodge City, 17 maggio 1936 – Los Angeles, 29 maggio 2010) è stato un attore e regista statunitense. Personalità effervescente e anticonformista, si è fatto notare come “giovane ribelle”, accanto a James Dean, in Gioventù bruciata (1955) e Il gigante (1956), legando in seguito il proprio nome alla breve stagione hippy e antiautoritaria del cinema americano dei tardi anni Sessanta: il suo esordio dietro la macchina da presa, Easy Rider (1969), è infatti divenuto il film-manifesto dell’epoca, nonché una delle pellicole fondamentali della Nuova Hollywood.

Come regista, si ricordano Easy Rider (1969), Snack bar blues (1981), Colors (1987), The Hot Spot – Il posto caldo (1990). Tra le sue interpretazioni come attore, oltre al già citato Easy Rider si ricordano anche: L’amico americano (1977) di Wim Wenders, Apocalypse Now (1979) di Francis Ford Coppola, Velluto blu (1986) di David Lynch, Non aprite quella porta 2 (1986) di Tobe Hooper, Colpo vincente (1986) di David Anspaugh, per il quale fu nominato all’Oscar come miglior attore non protagonista, Il cuore nero di Paris Trout (1991) di Stephen Gyllenhaal, Una vita al massimo (1993) di Tony Scott, Speed (1994) di Jan de Bont, Waterworld (1995) di Kevin Reynolds, Basquiat (1996) di Julian Schnabel, Space Truckers (1996) di Stuart Gordon, Blackout (1997) di Abel Ferrara, La terra dei morti viventi (2005) di George A. Romero, Palermo Shooting (2008) di Wim Wenders, Lezioni d’amore (2008) di Isabel Coixet. Era stato scelto per recitare il ruolo di Cristof in The Truman Show ma lasciò il ruolo il primo giorno di riprese.

È stato nominato all’Oscar al miglior attore non protagonista nel 1987 per Colpo vincente di David Anspaugh. Nel 2006 contribuì alla realizzazione dell’album Demon Days dei Gorillaz facendo da voce narrante nella canzone Fire Coming Out Of The Monkey’s Head.

Redazione, ASCinema – Archivio Siciliano del Cinema

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