NINO ROTA

Nino Rota, all’anagrafe Giovanni Rota Rinaldi (Milano, 3 dicembre 1911 – Roma, 10 aprile 1979), è stato un compositore italiano, tra i più influenti e prolifici della storia del cinema. Nel 1933 eseguì il suo primo accompagnamento musicale del film Treno popolare di Raffaello Matarazzo.

Film veloce e giovanile, fu girato da un cast di ventenni tutto in esterni, con pochi mezzi e con grande realismo e allegria; la sua musica sottolineò con gaia spensieratezza il carattere gioviale e divertente del film. Per l’occasione compose anche una simpatica canzonetta, Treno popolare, che divenne il leitmotiv centrale del film. Il rapporto di collaborazione e amicizia con Matarazzo continuò anche in altri film, nel 1942 e nel 1943.

Nel 1937 insegnò teoria e solfeggio al Conservatorio Giovanni Paisiello di Taranto e due anni dopo passò al Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari, dove insegnò armonia e composizione; di quest’ultimo istituto divenne direttore nel 1950.

Dopo aver realizzato l’accompagnamento musicale per il film Zazà di Renato Castellani nel 1944, incontrò Federico Fellini, impegnato a produrre Lo sceicco bianco per Luigi Rovere. Da allora tra i due artisti si instaurò un’amicizia lunga trent’anni e una collaborazione per numerosi film. Compose le musiche anche per due capolavori di Luchino Visconti, Rocco e i suoi fratelli (1960) e Il Gattopardo (1963). Nel 1968 compose le musiche per il film Romeo e Giulietta, diretto da Franco Zeffirelli, Nastro d’argento nel 1969 alla migliore colonna sonora. Nel 1972 ebbe grande successo la colonna sonora del film Il padrino, che tuttavia non ottenne la candidatura all’Oscar in quanto non si trattava di musiche originali (il Maestro aveva riutilizzato temi da lui composti anni prima, come il tema principale Parla più piano, rielaborazione con ritmo più lento della musica per il film Fortunella di Eduardo de Filippo). Rota vincerà comunque l’ambito riconoscimento due anni più tardi per le musiche originali del film Il padrino – Parte II, dividendolo con l’altro compositore del film Carmine Coppola. Nel 1977 vinse il David di Donatello per il miglior musicista per il film Il Casanova di Federico Fellini.

Dall’inizio della sua carriera come compositore di colonne sonore non smise di comporre musica per orchestra, da camera e vocale, oltre a numerose opere liriche (la più celebre delle quali è probabilmente Il cappello di paglia di Firenze) e si permise anche qualche incursione nel mondo della televisione, come ad esempio le musiche per lo sceneggiato Il giornalino di Gian Burrasca (compose su testo di Lina Wertmüller la canzone Viva la pappa col pomodoro, cantata da Rita Pavone).

Per la musica sacra sono particolarmente importanti le cantate Mysterium, La Vita di Maria e Roma capomunni, i cui testi sono stati selezionati da Vincenzo Verginelli, con cui condivideva gli ideali dell’ermetismo.

Rota morì poco dopo la fine delle registrazioni della sua ultima colonna sonora per Fellini, Prova d’orchestra.

Per i funerali di Fellini, Giulietta Masina chiese al trombettista Mauro Maur di suonare il tema Improvviso dell’Angelo di Nino Rota nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri a Roma.

Pur essendo conosciuto soprattutto per il suo lavoro nel mondo del cinema, Nino Rota ha composto anche per il teatro e il balletto con notevole riscontro internazionale.

A lui sono dedicati il Conservatorio Nino Rota a Monopoli, in origine nato su iniziativa dello stesso compositore come sezione staccata di quello barese e oggi sede autonoma, l’auditorium del Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari e la sala concerti del Conservatorio Egidio Romualdo Duni di Matera, nato su iniziativa dello stesso compositore come sezione distaccata di quello barese ed oggi con sede autonoma, del quale fu il primo direttore.

La scuola media statale di Roma sita in via Benucci villa Bonelli Nino Rota.

Redazione, ASCinema – Archivio Siciliano del Cinema

GALLERIA FOTO