LIONEL ATWILL. PROFILO

Lionel Atwill nasce a Croydon, sobborgo di Londra, UK, il 1º marzo 1885, attore britannico, noto per aver interpretato la prima versione de La maschera di cera.

    Rampollo di una famiglia facoltosa, intraprese una brillante carriera di attore teatrale nel West End londinese. Debuttò sui palcoscenici nel 1904 in The Walls of Jericho e, dopo una proficua gavetta, nel 1915 seguì in una tournée in America la leggendaria Lillie Langtry. L’anno successivo approdò a Broadway dove si guadagnò un’ottima reputazione recitando accanto a grandi attrici dell’epoca come Alla Nazimova, che lo volle con sé per una stagione in tre commedie di Henrik Ibsen e Helen Hayes in Cesare e Cleopatra.

    L’esperienza e l’aspetto attraente gli consentirono un facile passaggio a Hollywood sui set del cinema muto, dove debuttò nel 1918 in Eve’s Daughter e For Sale.

    Smessi i panni del “bello”, con gli anni perfezionò le sue doti di caratterista e si specializzò in ruoli di personaggio sinistro e malvagio in film d’avventura fino a divenire una presenza fissa degli storici horror degli anni Trenta e Quaranta. Memorabile la sua interpretazione ne La maschera di cera (1933) di Michael Curtiz, dove impersonò un artista psicopatico che, sfigurato da un incendio, si vendica trasformando le sue vittime in statue di cera. Il film passò alla storia perché fu il primo ad essere girato in Technicolor.

    Da ricordare anche il personaggio del poliziotto monco nel Il figlio di Frankenstein (1939), accanto a leggende dei film horror dell’epoca quali Basil Rathbone, Boris Karloff e Bela Lugosi. Interpretò anche il Professor Moriarty in alcuni film su Sherlock Holmes.

    All’inizio degli anni quaranta la carriera di Atwill subì uno stop a causa del suo coinvolgimento in uno scandalo sessuale. L’attore fu condannato per falsa testimonianza dopo aver dichiarato che nella sua casa di Malibù non si svolgevano orge nelle quali erano coinvolti minorenni. Un paio di anni dopo l’accusa venne ritirata mentre lui dichiarò di aver agito come un gentleman, ovvero mentì per proteggere gli amici e la famiglia. A causa di questo scandalo fu vittima di un tacito boicottaggio da parte di Hollywood, non gli vennero più assegnate parti di rilievo e dovette continuare a lavorare in maniera limitata solo in horror di serie B.

    Morì improvvisamente per una polmonite nel 1946, all’età di 61 anni mentre era impegnato nelle riprese del serial Lost City of the Jungle.

Redazione, ASCinema – Archivio Siciliano del Cinema

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