JOSEPH COTTEN

Joseph Cotten, all’anagrafe Joseph Chesire Cotten Jr. (Petersburg, 15 maggio 1905 – Westwood, 6 febbraio 1994), è stato un attore statunitense. Nel 1937 Cotten, diventato amico del produttore e regista Orson Welles, si unì alla compagnia del Mercury Theatre, creata dallo stesso Welles, che lo fece partecipare agli allestimenti teatrali del suo Giulio Cesare. Il debutto nel cinema avvenne in una pellicola di Welles, Too Much Johnson (1938), ripresa da una trascrizione per il teatro di William Gillette del 1890.

Cotten fece ritorno a Broadway nel 1939, interpretando il personaggio di C.K. Dexter Haven in The Philadelphia Story, allestimento teatrale di Philip Barry. Dopo lo scandaloso successo dello scherzo radiofonico de La guerra dei mondi, Orson Welles ottenne un ottimo contratto con la RKO Pictures. Godendo della più ampia libertà nella scelta degli interpreti dei suoi film, Welles fece in modo di richiamare a sé tutti i suoi vecchi collaboratori della Mercury Company. Tuttavia, dopo un anno dalla firma del contratto, nessuna pellicola era ancora stata realizzata dal regista. Ciò scatenò le ire della casa di produzione, che costrinse Welles a collaborare con il noto scrittore Herman J. Mankiewicz per la creazione di una prima sceneggiatura.

Nel 1940 iniziarono le riprese della celebre pellicola Quarto potere, che narrava la storia di un famoso magnate della stampa (interpretato dallo stesso Welles) che inizia la sua carriera come un giovane idealista per tramutarsi in un vecchio uomo d’affari solitario e corrotto; nella pellicola Cotten interpretò il ruolo di Jedediah Leland, il migliore amico di Kane. Quando comparve sugli schermi, il 1º maggio 1941, Quarto potere, ispirato in parte al personaggio di William Randolph Hearst, non ebbe un grande successo di critica, per il semplice motivo che il vero Hearst possedeva gran parte delle testate giornalistiche, le quali evitarono dietro suo ordine di occuparsi del film. Tuttavia nel 1942 la pellicola guadagnò ben nove nomination al Premio Oscar, ma vinse solamente il premio per la migliore sceneggiatura.

Nonostante la fama di Welles quale regista impossibile e ipercritico con i suoi attori, Cotten continuò la sua amicizia e collaborazione con lui anche dopo Quarto potere. Fu così che un anno dopo Cotten interpretò L’orgoglio degli Amberson (1942), adattato e prodotto dallo stesso Welles e al fianco di Agnes Moorehead. Preoccupata per lo scarso successo commerciale del precedente film, la RKO prese il controllo del montaggio e procedette al taglio di almeno un’ora della pellicola originale, ma il film fu comunque ben accolto dalla critica cinematografica. Nonostante la sua ottima interpretazione, Cotten fu ignorato dall’Academy Award, mentre la sua partner Agnes Moorehead ottenne la nomination quale migliore attrice. Nel 1943 Cotten lavorò nel thriller anti-nazista Terrore sul Mar Nero, del quale scrisse la sceneggiatura con l’aiuto del suo amico Orson Welles, che produsse ed interpretò il film.

Successivamente interpretò numerosi film di successo sotto la guida di registi importanti, in particolare Alfred Hitchcock che gli affidò un memorabile ruolo di psicopatico nell’eccellente L’ombra del dubbio (1943), e accanto alle maggiori dive di Hollywood fra le quali Ingrid Bergman in Angoscia (1944) e Il peccato di Lady Considine (1949), Jennifer Jones in Da quando te ne andasti (1944), Duello al sole (1946) e Il ritratto di Jennie (1948), e Marilyn Monroe nel celebre dramma Niagara (1953). Cotten tornò inoltre a lavorare con Welles nel noir Il terzo uomo (1949) di Carol Reed, in cui interpretò il ruolo dello scrittore Holly Martins.

Redazione, ASCinema – Archivio Siciliano del Cinema

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