GENE HACKMAN. PROFILO

Eugene Allen Hackman nasce a San Bernardino il 30 gennaio 1930, attore e scrittore statunitense. Vincitore di due Oscar su cinque nomination, quattro Golden Globe (di cui uno alla carriera), un Orso d’argento e molti altri premi, Hackman ha vestito, fin dagli anni sessanta i panni del cattivo per antonomasia, dando vita a personaggi corrotti, spietati, amorali, connotandoli con cinico sarcasmo: lo sguardo forte, incisivo ma al tempo stesso ironico ha esaltato la sua “capacità di impersonare uomini burberi, spicci e dal convincente realismo”.

    Tra i tanti personaggi interpretati si ricordano: il segretario alla difesa gelido e nervoso di Senza via di scampo; l’abile, spietato e sprezzante addomesticatore di giurie in La giuria; il presidente freddo e cinico di Potere assoluto; il poliziotto in bilico tra la mala e la giustizia de Il braccio violento della legge; il duro e intransigente sceriffo Little Bill Dagget de Gli spietati; l’agente federale dai modi spicci e diretti di Mississippi Burning – Le radici dell’odio; il rubicondo e irascibile sbandato de Lo spaventapasseri; il supercriminale Lex Luthor, antagonista di Superman. Non mancano nella sua brillante e pluriennale carriera personaggi più leggeri, frivoli, coi quali ha largamente gigioneggiato, come l’eremita cieco Abelardo in Frankenstein Junior o l’estroso padre di famiglia Royal ne I Tenenbaum.

    La sua ultima interpretazione è del 2004 nel film Due candidati per una poltrona e nel 2008 ha annunciato il suo ritiro dalle scene.

Redazione, ASCinema – Archivio Siciliano del Cinema

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