Dall’eroica e agiografica visione dei primi decenni del muto all’esaltazione fascista, alle scioccanti smitizzazioni degli anni sessanta-settanta, passando da Tomasi di Lampedusa, Verga e Pirandello, fino alla riduzione de I Vicerè tratta dal monumentale romanzo di Federico De Roberto. Una gamma variegata di film ambientati nell’isola che hanno “mostrato” le varie interpretazioni storiografiche degli eventi risorgimentali.
Elio Vittorini (Siracusa, 23 luglio 1908 – Milano, 12 febbraio 1966) è stato uno scrittore, traduttore e critico letterario italiano. Vittorini nacque a Siracusa nel 1908 da padre siracusano di origine bolognese da parte paterna[1]. Insieme al fratello Giacomo, durante gli anni dell’infanzia seguì il padre ferroviere nei suoi spostamenti di lavoro per la Sicilia.
La sorella nacque a Scicli. Ella diceva: “Qui sono le nostre radici e qui voglio chiudere gli occhi per sempre, nello stesso posto dove li aprii”. Infatti finì la sua vita a Donnalucata. Nel 1922 Elio aderì ad un gruppo spontaneista chiamato “i figli dell’Etna”. Dopo la scuola di base frequentò ragioneria senza interesse, finché, dopo essere fuggito di casa quattro volte, nel 1924 abbandonò definitivamente la Sicilia.
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Premio Strega, Principe illuminato, eroe di guerra, letterato, il successo postumo di un’icona della sicilianità.
Giuseppe Tomasi di Lampedusa, 12º duca di Palma, 11º principe di Lampedusa, barone della Torretta, Grande di Spagna di prima Classe nacque a Palermo il 23 dicembre del 1896, figlio di Giulio Maria Tomasi (1868-1934) e di Beatrice Mastrogiovanni Tasca di Cutò (1870-1946).
Antonio Guerra, detto Tonino nasce a Santarcangelo di Romagna il 16 marzo 1920, poeta, scrittore e sceneggiatore italiano. Seguì corsi regolari di studi. Alle Scuole medie ebbe come insegnante Augusto Campana, che divenne poi un famoso docente universitario.