LUIGI NATOLI

Luigi Natoli (Palermo, 14 aprile 1857 – Palermo, 25 marzo 1941), scrittore e storiografo italiano, autore di romanzi d’appendice con lo pseudonimo William Galt. Veniva da una famiglia di ardenti ideali risorgimentali: nel 1860, quando aveva solo 3 anni, sua madre, alla notizia dell’imminente arrivo dei Mille guidati da Garibaldi, fece indossare a tutti la camicia rossa: l’intera famiglia venne arrestata dalle guardie borboniche e portata nella prigione palermitana della Vicarìa.

    A 17 anni Natoli iniziò a scrivere per i giornali, quindi lavorò come professore di storia in vari licei italiani: pubblicò anche una Storia di Sicilia. Massone, fu iniziato nella Loggia I Liberi Figli d’Oreto di Palermo e poi affiliato alla Loggia Pietro Giannone di Foggia.

    Tra i figli Aurelio fu deputato alla Costituente, Romualdo fu prolifico romanziere, mentre Domenico fu noto giornalista e illustratore. È noto come autore di più di 25 romanzi d’appendice ambientati in Sicilia e apparsi a puntate su giornali e riviste – come Il Giornale di Sicilia, Il giornalino della Domenica e Primavera – che gli fecero guadagnare una grande popolarità.

    In uno dei suoi romanzi più famosi, I Beati Paoli – apparso per la prima volta a puntate sul Giornale di Sicilia tra il 1909 e il 1910, poi pubblicato a dispense nel 1912 e nel 1931 dalla Casa Editrice palermitana La Gutenberg; dopo la seconda guerra mondiale dalla casa editrice La Madonnina – il suo amore per la terra d’origine siciliana e la libertà si fondono per creare un’epopea nazionale dell’isola. Ambientato fra il 1698 e il 1719, il libro è un tentativo di rintracciare e spiegare le cause delle problematiche e delle peculiarità siciliane.

    I Beati Paoli sono una setta segreta che opera in difesa dei deboli e degli oppressi, contro lo strapotere e i soprusi dei nobili. Coriolano della Floresta, pubblicato nel 1930, ricalca le medesime tematiche. Dai due romanzi vennero tratti i film I cavalieri dalle maschere nere – I Beati Paoli (1948) e Il principe ribelle (1949), diretti dal regista palermitano Pino Mercanti e prodotti dalla casa di produzione locale O.F.S.

Redazione – ASCinema – Archivio Siciliano del Cinema

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