GIAN GASPARE NAPOLITANO

Gian Gaspare Napolitano (Palermo, 30 aprile 1907 – Roma, 5 gennaio 1966) è stato un giornalista, scrittore e sceneggiatore italiano. Documentarista e scrittore, inviato speciale regista e sceneggiatore, Napolitano ha spaziato dalla letteratura al giornalismo, dal cinema al teatro.

    Il padre era ufficiale dei Bersaglieri. La madre, Geltrude, prima donna laureata dell’Abruzzo, è stata professoressa di Lettere al Magistero dell’Aquila. Alla morte del padre, nel 1914, la famiglia Napolitano, la madre con i tre figli, si trasferisce a L’Aquila. Gian Gaspare è un bambino fantasioso: inventa il gioco dell’isola deserta e sul mappamondo di suo padre, che era stato un gran viaggiatore, sogna di fare il giro del mondo. È amico d’infanzia della coetanea scrittrice aquilana Laudomia Bonanni.

    A Roma frequenta salotti e caffè letterari e diventa amico di Ennio Flaiano, Emilio Cecchi, Moravia, Carlo Mazzarella, Luigi Barzini junior che lo chiama il panzone viaggiante, per la corpulenta figura. Tra gli anni 1948 e 1965 si reca in più occasioni a Parigi, dove incontra romanzieri, attori, poeti e personaggi politici. Immerso nella vita notturna, descrive i caffè, i teatri e i cabaret parigini. Pubblica nel 1949 su «L’Europeo» articoli dal Brasile e dall’Argentina e tra il 1949 e 1950 partecipa a varie trasmissioni radiofoniche. Il 1950 è l’anno di tre romanzi brevi: La mariposa, Tam tam a Mayumbe e La volpe d’argento, quest’ultimo ambientato in Spagna: sono editi in unico volume da Vallecchi.

    Gira nel 1951 il documentario Una lettera dall’Africa, usando per la prima volta la pellicola a colori Ferraniacolor. Scrive nel 1951 un reportage per «L’Illustrazione Italiana» ed è nella giuria della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Il documentario del 1953, a colori, Magia verde, da lui diretto, che racconta la sua traversata dell’Amazzonia, dall’Atlantico al Pacifico, merita a Berlino il Premio Orso d’argento e riceve il primo premio al Festival di Cannes, nella categoria “Film-Documentari”. Negli anni 1957-1960 scrive articoli per «Il Giorno». Esce nel 1958 il suo romanzo Il figlio del capitano, per i tipi di Mondadori. Dal 1958 al 1960 pubblica su «Settimo Giorno» articoli vari, tra cui alcuni dal Messico. Collabora con la RAI con servizi giornalistici di attualità e di costume. Riceve nel 1964 a L’Aquila la medaglia d’oro di “Benemerito della cultura”.

Filmografia

  • Passaporto rosso, regia di Guido Brignone (1935)
  • Sentinelle di bronzo, regia di Romolo Marcellini (1937)
  • Ho perduto mio marito, regia di Enrico Guazzoni (1937)
  • I pirati del golfo, regia di Romolo Marcellini (1940)
  • L’uomo della legione, regia di Romolo Marcellini (1940)
  • Il cavaliere di Kruja, regia di Carlo Campogalliani (1940)
  • Giarabub, regia di Goffredo Alessandrini (1942)
  • Una lettera dall’Africa, regia di Gian Gaspare Napolitano documentario (1951)
  • Noi cannibali, regia di Antonio Leonviola (1953)
  • Magia verde (1953)
  • Sesto Continente, regia di Folco Quilici (1954)
  • Tam tam Mayumbe (1955)
  • Guerra e pace, regia di King Vidor (1956)
Redazione – ASCinema – Archivio Siciliano del Cinema

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