CECIL B. DeMILLE

Cecil B. DeMille, nome completo Cecil Blount DeMille (Ashfield, 12 agosto 1881 – Los Angeles, 21 gennaio 1959), è stato un regista, produttore cinematografico e montatore statunitense. Fratello minore del regista e sceneggiatore William C. deMille, è stato nel 1927 uno dei 36 membri fondatori dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences (AMPAS), organizzazione per il miglioramento e la promozione mondiale del cinema; fu l’accademia, nel 1929, a creare il Premio Oscar.

Considerato tra i padri fondatori della settima arte, Cecil B. DeMille era figlio del commediografo di origine olandese Henry Churchill DeMille e della sceneggiatrice Beatrice DeMille; suo padre morì di tifo quando Cecil aveva 12 anni. Frequentò l’ambiente dello spettacolo fin da giovane grazie all’attività del padre che – insegnante alla Columbia University e predicatore di sermoni – si dilettava con la moglie a scrivere testi per il teatro.

A sua volta, nel 1900, dopo aver frequentato l’Accademia americana di arti drammatiche di New York, Cecil iniziò a scrivere piccole cose per il teatro e a recitare assieme al fratello maggiore William. Attratto dal cinema, fonda una propria casa di produzione cinematografica, la “DeMille Play Company”. Dopo aver assistito entusiasta alla proiezione del film The Great Train Robbery, fonda nel 1913 assieme a Samuel Goldwyn e a Jesse L. Lasky la “Jesse Lasky Feature Play Company”, la futura Paramount Pictures.

Il suo primo film, di cui cura regia, sceneggiatura e produzione e in cui appare anche (non accreditato) come attore, è la prima versione di The Squaw Man, una storia tratta da un lavoro teatrale di Edwin Milton Royle. Nel 1918, DeMille ne girerà il remake e poi, per la terza volta nel 1931, rifarà il film interpretato da Lupe Vélez che, in Italia, avrà il titolo Naturich la moglie indiana.

A partire dagli anni Venti, DeMille si fa un nome come regista di film biblici. Uno su tutti, I dieci comandamenti (The Ten Commandments) (1923), di cui realizzerà un altrettanto riuscito remake nel 1956. DeMille lancia diverse star cinematografiche, tra cui la grande Gloria Swanson, una delle sue attrici preferite. Non a caso, quando nel 1950 Billy Wilder girerà Viale del tramonto – storia di una diva del muto che, ricordando i fasti di un mondo perduto, vive nel passato – affiancherà alla protagonista Gloria Swanson – quando lei si reca a incontrare il suo vecchio regista – proprio DeMille, nel ruolo di sé stesso.

Redazione, ASCinema – Archivio Siciliano del Cinema

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