60° DEL GATTOPARDO DI VISCONTI: UN NUOVO LIBRO TRA FILM E SOCIETÀ

Compie sessant’anni Il Gattopardo di Luchino Visconti, proiettato in anteprima nazionale il 28 marzo 1963 nei cinema Barberini di Roma e ENIC-Nazionale di Palermo (oggi Rouge et Noir).

Il colossal del cinema italiano, il più importante girato mai in Sicilia, richiese un grande impegno soprattutto nella ricostruzione storica. A Palermo nei vari set prescelti (piazza San Giovanni Decollato, piazza della Vittoria allo Spasimo, piazza Sant’Euno, piazza Marina) “l’asfalto fu ricoperto di terra battuta, le saracinesche sostituite da persiane e tende, pali e fili della luce eliminati”. Tutto questo per iniziativa di Visconti, poiché il produttore Goffredo Lombardo si era raccomandato che non vi fossero scene di combattimento.

Il cinema italiano è all’apice della sua eleganza. Ma al netto dell’annosa stereotipia sociale di derivazione lampedusiana e della distorsione mediatica che talvolta ha fuorviato l’idea stessa della Sicilia in ogni direzione, il film capolavoro della Titanus conserva intatto il suo fascino, ancora oggi magnificato in tutto il mondo. Dopo sessant’anni.

Un nuovo libro di critica cinematografica ed analisi sociale sarà pubblicato a breve nell’ambito di Archeologia del Cinema 2023 a cura di ASCinema – Archivio Siciliano del Cinema, per Edizioni Lussografica. L’autore, Antonio La Torre Giordano, pone l’accento sul film capolavoro della Titanus, che conserva intatto il suo fascino magnificato in tutto il mondo con un angolo di visuale inedito, alternativo e moderno.

 

Una scena del film in un “aushangfoto” tedesca.