Nell'anno dei festeggiamenti del primo secolo del cinema, da un vecchio scatolone ingiallito dal tempo e dall'oblio degli uomini, torna a riemergere la storia di una società cinematografica siciliana che, fondata nel 1946, ha realizzato, nell'arco di dieci anni, quattordici documentari, sei film a soggetto e un lungometraggio. Gli oggetti del passato si sa, accolgono con il loro odore acre e intenso il curioso che si avvicina ai frammenti accantonati e dimenticati, odore che si fa sempre più forte man mano che l'aria penetra nelle pieghe di carte, fotografie e ricordi. Eppure è proprio lì il loro fascino, racchiuso in un profumo che costringe il tempo a riproporsi nello schiudersi alla conoscenza e al ritrovamento. Il flashback, messo in moto nell'atto di scoprire il mistero racchiuso, realizza che nell'hic et nunc l'irripetibile torna a pulsare di vita. L'accesso all'archivio della Panaria Film, custodito da Francesco Alliata di Villafranca - che gentilmente ha acconsentito a che se ne prendesse visione e si compulsassero le fonti giornalistiche - permette di far luce su un'imprenditoria siciliana che festeggia il suo mezzo secolo di vita. I documentari e il film Vulcano emergono dai fotogrammi, frammentati e segmentati nella specificità di ogni singola inquadratura, in un discorso corale di grande respiro. A distanza di anni essi mantengono ancora intatto tutto il loro fascino. Si affacciano così le locandine di Vulcano, il film girato con Anna Magnani nelle splendide inquadrature di Fosco Maraini - celebre Nannarella con la capra - e le affiche dell'edizione tedesca del film, nelle esasperate dimensioni proprie di un linguaggio visivo quanto mai moderno e attuale. Oggi che la sensibilità del Centro Studi di Lipari consente un'organica pubblicazione di gran parte dell'archivio con i due volumi Le Eolie della Panaria Film 1946-1949, oltre a dare il giusto riconoscimento alla società siciliana nella storia del cinema, si rende omaggio alla cultura e a un'imprenditoria cinematografica che nell'isola ha saputo trovare ispirazione. (...) [Rita Cedrini]
L'opera si compone di due volumi: La realtà si fa cinema (I) e Il volto delle Eolie (II).