"Pensato il Museo" (8 giugno 1941). È l'appunto con cui Maria Adriana Prolo registra l'idea di un possibile, futuro Museo del Cinema. Colei che ha dedicato gran parte delle sue energie e intelligenza a ritrovare e conservare i documenti e gli oggetti testimoni della nascita e dello sviluppo del Cinema, in particolare a Torino, durante la seconda guerra mondiale pensava a un possibile Museo di un'arte che molti, ancora, non consideravano arte.Oggi nel 2000 quell'idea trova finalmente la sua realizzazione attraverso la scenografia e l'allestimento di François Confino nel monumento simbolo della città, alla Mole Antonelliana. Questo catalogo, breve e sintetico, è la prima guida che offriamo al visitatore per percorrere e conoscere, ma anche per ricordare, le meraviglie del cinema e gli oggetti e i documenti che incontra nella sua visita.Un Museo per il cinema è una sfida; un Museo del cinema collocato in un edificio storico, simbolo di una grande città, è una sfida ancora più impegnativa. L'allestimento e la scenografia corrispondono perciò a un'idea al tempo stesso semplice e complessa di pubblico e di cinema, di conservazione museale e di ricerca di effetti spettacolari ed emozionanti.Innanzitutto il Museo del Cinema si rivela al visitatore attraverso un percorso del tutto originale: si può salire e scendere attraverso l'edificio in muratura tuttora più alto d'Europa; è un'occasione unica, quella di visitare il Museo più alto del mondo! L'allestimento e la scenografia sono la vetrina delle collezioni, ricchissime e varie, che formano il patrimonio della Fondazione Maria Adriana Prolo. I manifesti, le macchine, i documenti, le fotografie, gli oggetti sono tutte scelte significative da un patrimonio di ricchezza e di varietà inestimabile.Sono presenti nell'itinerario suggerito al visitatore due modelli che si integrano e si esaltano. Il primo vuole aiutare il grande pubblico a capire la storia del cinema: essa non è solo storia di film, ma anche di tecniche e di tecnologie, di macchine e di professionalità specifiche, di uomini e di donne che hanno interpretato stili di vita e proposto alla società del loro tempo atteggiamenti, modelli, simboli. In questo percorso prevale dunque la storia e l'allestimento aiuta il visitatore a cogliere i momenti fondamentali di questa storia. Dai teatri d'ombre alle macchine ottiche si giunge finalmente alle lanterne magiche: qui nasce la proiezione come momento fondante del linguaggio cinematografico. Poi è una serie di prove e di tentativi per animare l'immagine fissa, per sviluppare meccanismi ingegnosi che trasmettano movimento e sorpresa. Siamo giunti al 28 dicembre del 1895 e alla grande serata al Grand Café di Parigi dei fratelli Lumière. Da quel momento il cinema è entrato con sempre maggiore invadenza, ma in modo sempre più naturale nel nostro immaginario.Il secondo modello invece non aiuta il visitatore a cogliere i momenti chiave della storia del cinema, ma lo propone come esperienza tutta visibile e aperta: lo spettatore entra nei luoghi magici e decisivi della produzione e della costruzione del prodotto cinema in tutti i suoi aspetti e nei suoi momenti significativi. Infine percorrendo le grandi "Chapelles" dell'aula del Tempio lo spettatore può misurare e mettere a confronto il fascino emozionante dell'alternanza tra luce e oscurità, tra trasparenza e forza del colore nelle grandi scenografie che gli appaiono in tutta la loro potenza scenografica, accompagnate dalle sequenze dei film più famosi. Qui occorre abbandonare ogni resistenza e cedere totalmente al fascino dell'illusione, dell'emozione e di quella suggestione "eterna" che il mondo del cinema ha saputo creare e continua a suggerire a tutti noi. [Il presidente, Mario Ricciardi]
Sezione riservata a una bibliografia curata e specialistica che esamina il precinema.

Precinema
Thematic library
Description
Libro
Details
Guida al Musero Nazionale del Cinema
N. d.
AA. VV.
Mario Ricciardi (Presidente del M.N.C.)
Museo Nazionale del Cinema di Torino - Archivi di Cinema, Fotografia ed Immagini
Museo Nazionale del Cinema - Fondazione Maria Adriana Prolo
Torino
2000
N. d.
60
Brossura
20,9 x 0,5 x 20 cm
210 gr
Cert. 00919
Cat. BCS-PR-004
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