VICTOR FLEMING. PROFILO

Victor Lonzo Fleming, regista stautunitense, nasce il 23 febbraio 1889 a La Cañada Flintridgeè, California. Entrò nel mondo del cinema come stuntman nel 1910, specie come guidatore spericolato di auto (era stato meccanico di automobili e pilota da corsa). Assistente alle riprese con il regista Allan Dwan e successivamente collaboratore di David Wark Griffith, diresse il suo primo film nel 1919.

    I suoi primi lavori cinematografici, pur essendo ovviamente film muti erano improntati comunque all’azione, sovente interpretati da Douglas Fairbanks, o di genere western,

    Con la sua regia, Vivien Leigh vinse la statuetta più prestigiosa per la migliore attrice, Hattie McDaniel per la migliore attrice non protagonista e Ingrid Bergman (e come lei altri otto attori ed attrici che recitarono nei suoi film) ricevette la nomination.

    Nel 1932 fu assunto dalla MGM per cui diresse alcuni memorabili film come Lo schiaffo ( 1932), Argento vivo (1933) e Tentazione bionda (1935) interpretato dalla platinata Jean Harlow; con L’isola del tesoro (1934) e Capitani coraggiosi (1937) la sua regia si diede un tocco letterario nel filone avventuroso.

   Ma i capolavori che portano la sua firma arrivarono nel 1939, film entrati a buon diritto nella storia del cinema, vale a dire Il mago di Oz e, subito dopo, Via col vento e in entrambi i casi il regista dovette rimpiazzare i colleghi che lo avevano preceduto alla macchina da presa.

   Nel 1941 diresse Spencer Tracy in una nuova versione cinematografica de Il dottor Jekyll e mr. Hyde, anche se secondo la maggior parte dei critici questa riproposizione fu considerata inferiore al film del 1931 di Rouben Mamoulian.

    Nel 1942 uscì il film Gente allegra, versione cinematografica del romanzo di John Steinbeck, interpretato nuovamente da Tracy insieme a John Garfield, Hedy Lamarr e Frank Morgan, considerato invece di notevole spessore e a tutt’oggi l’unica versione dell’omonimo successo letterario.

    Morì improvvisamente per un attacco cardiaco subito dopo aver terminato le riprese di Giovanna d’Arco (1948) con la Bergman nella parte della celebre eroina francese, opera alla quale furono attribuite numerose candidature agli Oscar, con due statuette vinte; quest’ultimo film è stato recentemente restaurato e riportato alla sua lunghezza originaria di 145 minuti. Oscar al miglior regista nel 1940 per Via col vento.

Redazione, ASCinema – Archivio Siciliano del Cinema

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