GABRIELE LAVIA

Gabriele Lavia (Milano, 11 ottobre 1942) è un attore, regista e sceneggiatore italiano. Figura tra le più rappresentative del teatro italiano degli ultimi quarant’anni, Gabriele Lavia cresce a Torino, la città dove la famiglia di origine siciliana (il padre lavora al Banco di Sicilia) si è trasferita.

Debutta come attore teatrale nel 1963 dopo il diploma all’Accademia nazionale d’arte drammatica. Si rivela al grande pubblico recitando nello sceneggiato televisivo Marco Visconti (con Raf Vallone e Pamela Villoresi), per la regia di Anton Giulio Majano, nella parte di Ottorino Visconti. Ha preso altresì parte allo sceneggiato Aut Aut Cronaca di una rapina (1976), interpretando un rapinatore protagonista di un colpo a una banca svedese realmente verificatosi all’inizio degli anni ’70:

Per il Teatro alla Scala di Milano nel 1969 è il Servo della casa di Laio in Edipo re con musiche di scena di Andrea Gabrieli per regia di Giorgio De Lullo, con Giorgio Albertazzi, Anna Proclemer, Renzo Palmer, Gualtiero Tumiati, Mario Erpichini, Alfredo Bianchini, Roberto Rizzi e Tonino Pierfederici; collabora nei panni del tragico scrittore Konstantin Trepliov nella messa in scena di Chekhov Il gabbiano diretto da Orazio Costa Giovangigli nel 1969, nel 1983 cura la regia di Les pèlerins de la Mecque di Christoph Willibald Gluck con Cecilia Gasdia nella Piccola Scala; nel 1984 la regia de I Lombardi alla prima crociata con Silvano Carroli, Ghena Dimitrova e José Carreras diretto da Gianandrea Gavazzeni; nel 2011 di Attila con Orlin Anastasov diretto da Nicola Luisotti.

È stato diretto in teatro da molti importanti registi tra i quali Giorgio Strehler, Giuseppe Patroni Griffi, Giancarlo Sbragia, Luigi Squarzina, Mario Missiroli, Marco Sciaccaluga. Regista lui stesso di Scandalosa Gilda, del noir Sensi e La lupa, tutti con Monica Guerritore, che in quel periodo era sua moglie. Come regista teatrale esordisce nel 1975 con Otello di William Shakespeare, e come regista cinematografico nel 1983 col film Il principe di Homburg (grazie al quale nel 1984 si aggiudica il Nastro d’Argento al miglior regista esordiente). Come regista d’opera lirica il suo esordio è nel 1983 con I pellegrini alla Mecca di Gluck.

Come attore cinematografico è stato diretto anche da Francesco Nuti, Dario Argento, Gabriele Muccino, Tonino Cervi, Giuseppe Tornatore, Pupi Avati, Francesco Maselli, Damiano Damiani, Mauro Bolognini. Negli anni Settanta e Ottanta partecipa a fondamentali pellicole horror come Chi sei? di Ovidio G. Assonitis, Profondo rosso e Inferno di Dario Argento e infine Zeder di Pupi Avati, diventati tutti autentici cult del genere. Ha prestato la sua voce in alcuni doppiaggi, come Hugo Weaving in V per Vendetta (2005) e Stanley Tucci in Il diavolo veste Prada (2006). Nel 2008 è stato presidente di giuria del Gran Premio Internazionale del Doppiaggio.

Nel 1989 con Giancarlo Volpi fonda a Milano la Compagnia Lavia. È stato co-direttore artistico del Teatro Eliseo di Roma (dal 1980 al 1987), direttore artistico del Teatro Stabile di Torino (dal 1997 al 2000) e del festival Taormina Arte (nel 1993). Nel 2004 è il vincitore del Premio Olimpici del Teatro per la migliore regia e per il migliore spettacolo (L’avaro di Molière). Dal 2011 dirige il Teatro Stabile di Roma con sede all’Argentina. Nel 2011 partecipa allo spettacolo Italialand nella puntata del 25 novembre, interpretando “La morte” che va a prendere Bersani e con cui poi giocherà a scacchi. Bersani è interpretato da Maurizio Crozza. Al Teatro Verdi (Trieste) nel 2011 cura la regia di Salomè diretto da Stefan Anton Reck.

In occasione del Giorno della memoria al Quirinale, il 27 gennaio 2012, Lavia legge un brano tratto da Se questo è un uomo di Primo Levi, nel 25esimo anniversario della scomparsa dello scrittore italiano di origine ebraica.

Redazione, ASCinema – Archivio Siciliano del Cinema

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