UN MALEDETTO IMBROGLIO (1959). UN GIALLO ANTE LITTERAM
Qualche annetto prima che un certo Mario Bava ci mettesse definitivamente lo zampino, stabilendo con La ragazza che sapeva troppo (1963) le coordinate di un genere che tanta fortuna farà – il cosiddetto Giallo all’italiana – diversi furono gli autori che tra gli anni ‘50 e i primi ‘60 si approcciarono alle più cupe tematiche del mistery e del noir. Cronaca di un amore (1950) di Michelangelo Antonioni, Il rossetto (1960) di Damiano Damiani, L’assassino (1961) di Elio Petri o La commare secca (1962) di Bernardo Bertolucci possono tutti essere considerati perfetti esempi di gialli in odor di futura consacrazione.